Visit USA presenta L'AMERICA DI TEX
L ’ A MERICA DI
E l’Ovest Americano ne è pieno. Il solo Colorado ne conta quasi 700 con ancora resti evidenti del proprio passato e qualche decina di queste sono meritevoli di visita, custodendo numerosi edifici storici ben preservati. Il motivo di questo alto numero (che un tempo superava le migliaia) è molto semplice: il Colorado ha avuto uno “storia mineraria” molto intensa. Nella seconda metà dell’ ‘800 si scoprivano praticamente ogni giorno nuovi filoni di oro e argento; di conseguenza venivano aperte le miniere e dall’oggi al domani un improvvisato campo di tende di minatori diventava una città di qualche migliaio di persone…che poi “svaniva”, proprio come un fantasma, nell’arco di poco tempo, con l’esaurirsi della miniera. Tra le ghost town più interessanti, tutte arroccate fra le splendide Rocky Mountains, sicuramente ci sono: Ashcroft , la più grande e molto ben preservata, poco lontano da Aspen, in pratica un parco storico, accesso 5 $ a persona https://aspenhistory.org/tours-sites/ashcroft-ghost-town/ ; St. Elmo , una delle più popolari e visitate, a ovest di Colorado Springs, con accesso libero tutto l’anno e tour guidati disponibili in estate http://www.st-elmo.com/ . Nel vicino New Mexico se ne contano quasi 400 di città fantasma ma non tutte “del west”; la denominazione “ghost town” vale anche per città fondate a inizio ‘900 e abbandonate poco dopo seguendo, sempre, il destino delle miniere vicine. In questo Stato proponiamo la visita non di vere e proprie città abbandonate ma di piccoli agglomerati urbani, ancora attaccati in qualche modo alla vita, con una storia da raccontare, come Cerrillos, non lontano da Santa Fe, importante avamposto minerario preso in considerazione, a fine ‘800, per farne addirittura la capitale del New Mexico; oggi un vero “set western naturale” (non a caso diversi film sono stati girati qui) in cui si affaccia il “Black Bird Saloon” , edificio storico del 1880 e ottimo cibo https://www.cerrillosnewmexico.com/. Per la cittadina di Lincoln stessa sorte: un tempo importante capoluogo della contea omonima, fondata nel 1869, e teatro di un pezzo importante di storia del west, ovvero l’arresto di Billy The Kid, con quasi immediata sua fuga, nella primavera del 1881. Oggi è un piccolo agglomerato semi-abbandonato che però in estate si rianima celebrando un fuorilegge che fu leggenda, mettendo in scena, di fronte all’edificio originale del tribunale con stuntman in
costume ben dotati di colt e winchester, la sua audace evasione. https://www.newmexico.org/places-to-visit/ghost-towns/lincoln/ https://nmhistoricsites.org/lincoln
Passando allo Utah , quasi tutte le ghost town presenti sono in qualche modo legate ai pionieri mormoni, come Grafton , poco fuori dello Zion Park, fondata nel 1859 e definitivamente abbandonata nel 1944 https://www.legendsofamerica.com/ut-grafton/. Silver Reef , a nord di St. George, sempre area Zion, fu fondata
invece da un cercatore d’oro del Nevada nel 1866 che qui scoprì una vena d’ argento. Oggi la cittadina è un piccolo museo (ingresso 4 $) con edifici aperti al pubblico e vari eventi nel corso dell’anno (vedi dettagli nel website) http://www.silverreefutah.org/ Tra le quasi 300 ghost town dell’ Arizona la più popolare è Goldfield , situata poco a est di Phoenix; fondata nel 1893, oggi è una vera attrazione turistica (per famiglie) con anche spettacoli di stuntman, trenino a vapore, zip-line, tour della
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