Sud Africa
jackalberry chobe chobe river
Fu nel lontano 1930 che Sir Charles Rey, commissario britannico del Bechuanaland, propose per la prima volta di realizzare un’area protetta nella regione dove, oggi, troviamo il Parco Chobe. Trascorsero però altri 30 anni prima che il Chobe venne proclamato, nel 1968, Parco Nazio nale. Questo fu il primo Parco del Botswana con una superficie attuale di 10.600 kmq. La storia però di questa regione è però ben più antica. Gli abitanti originari furono i Boscimani e solo nel 1850 gli europei arrivarono ad attraversare queste terre. Immaginiamo lo stupore di questi esploratori nell’ammirare una terra così bella e varia e soprattutta ricca di animali in ogni dove. Le zone che lambiscono il fiume Chobe sono quelle dove si trova la maggior concentrazione di fauna del parco e i fotosafari si svolgono non solo con i tradizionali veicoli 4x4 aperti, appo sitamente modificati, ma anche da una prospettiva unica grazie ai safari in barca. Dal fiume è possibile ammirare un’avifauna eccezionalmente varia, grandi mandrie all’abbeverata e non è raro vedere gli elefanti attraversare il fiume per raggiungere pascoli più verdi. Le “star” del parco sono senza dubbio i grandi pachidermi. Nel 1970 erano rimaste poche centinaia di elefanti, uccisi dal business dell’avorio, ma in quasi 40 anni la popolazione è così aumentata tanto da guadagnarsi il primato per numero assoluto in tutto il continente africano. Il Jackalberry Lodge è magnificamente posizionato lungo le sponde del fiume Chobe e le sue tende offrono un comfort superiore. Tutte (16) sono ben arredate e dotate di servizi privati annessi. Le aree comuni sono di grande respiro e non manca un’invitante piscina dove rilassarsi tra un safari e l’altro. La zona ristorante e bar completa l’offerta.
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