Le luci del Nord

Viaggio EVENTO

possono dire di aver fatto una esperienza simile, sarà davvero emozionante sentire il mare ghiacciato rompersi sotto l’incalzare della nave. Potrete anche fare un bagno tra i ghiacci con le speciali tute ter- miche stagne e galleggianti. Pranzo durante l’escur- sione. In serata proseguimento per il Brandon Lodge dove avrete un’ultima sorpresa indimenticabile, una Glamping Dinner “Cena sul ghiaccio” : benvenuti ad un’esperienza di cena a lume di candela sul ghiaccio del golfo di Botnia! La cena è servita sul mare con- gelato, e come tetto avrete una tipica tenda Sami, le stelle e forse l’Aurora che danzerà sopra di voi. L’inte- ro pasto è accompagnato dal calore del fuoco scop- piettante della capanna che vi ospiterà e sarà servito su un tavolo con una tovaglia bianca, candelabri e piatti caldi. Seduti sulle pelli di renne gusterete anche un buon vino. Un’esperienza da ricordare per sempre e molto esclusiva! Pernottamento all’hotel Clarion Sense di Lulea 4****. 6° Giorno: Partenza Prima colazione in hotel. Tempo a disposizione in mattinata nella città di Lulea per un po’ di shopping artico! Trasferimento in bus privato in tempo utile per il vostro volo di rientro in Italia.

LO SAPEVI CHE: I Sami , in lingua autoctona Samit o Sapmelas, sono una popolazione indigena che raggiunge un numero non ben definito, ma che va oltre i 200mila abitanti, stanziati per lo più nelle regioni più settentrionali della Finlandia e della Svezia, così come in Norvegia e Russia del Nord. Come qualsiasi altro gruppo etnico che si rispetti i Sami hanno la propria storia, la propria cultura e le loro attività lavorative: hanno dunque un’identità veramente molto spiccata. La storia di questo popolo è un mistero, si perde nella notte dei tempi, ma se ne conoscono i primi accenni nel 1555 quando uno svedese di nome Olaus Magnus pubblicò il testo “Historia de Gentibus Septentrio- nalibus”, in cui era ovviamente narrata la storia di queste genti. Precedentemente si conosceva qualcosa di questo popolo solamente a livello di leggende e storie fanta- stiche da parte di autori medioevali. Si suppone che il popolo Sami sia di origine MONGOLA e che nei secoli abbia vissuto lunghe transumanze da Oriente a Occidente, fino a stanziarsi nelle regioni settentrionali della Scandinavia, che offre un clima adatto alla loro attività di allevamento di Renne, di cui si occupano da tempi remoti. I tratti somatici dei Sami infatti sono molto diversi da quelli nordici, poiché presentano corporature piccole e molto agili, con occhi a mandorla e pelle più segnata. Erano nomadi e abitavano in capanne chiamate kota (per intenderci capanne della stessa forma di quelle degli indiani d’America) oppure in tende che avevano il nome di Layvu. L’allevamento di renne per i Sami è sempre stato uno degli elementi più importanti della loro cultura: tramite questa attività riuscirono a sopravvivere per secoli e secoli; dalle renne infatti potevano procurarsi cibo, latte e dai loro corpi pelli per gli abiti, per le loro case, ossa e corna per fabbricare utensili e strumenti di caccia e lavoro. Sep- pure non particolarmente catalogata e studiata negli anni passati, la loro tradizionale forma religiosa era quella dello sciamanesimo. Adoravano le divinità legate al culto della natura e infatti le principali erano quelle della Madre Terra e il Dio del Tuono. Credevano inoltre che il corpo fosse dotato di un’anima in grado di distaccarsene al momento del trapasso. La figura più importante all’interno delle tribù era per l’appunto lo Sciamano che poteva dar vita ad una serie di riti propiziatori utilizzando anche una sorta di tamburo magico dei sogni, strumento che gli permetteva di comunicare con i morti e con le altre dimensioni al di là dello spazio e del tempo. Solamente negli anni ’50 smisero di essere nomadi e cominciarono a stanziarsi: si formarono i primi veri e propri agglomerati urbani e sorsero anche i primi ordini politici tra cui i famosi parlamenti. La lingua Sami è molto difficile, deriva da influenze asiatiche, austro ungariche e finniche. I loro canti “tribali” sono i famosi Yojk di cui vanno moto fieri e sono come delle storie cantate sui poteri della natura, o su fatti di rilevante importanza. Le competizioni di Yojk sono molto seguite e ci sono vari festival durante l’inverno e l’estate in tutta la Scandinavia del Nord. Oggi i Sami sono ben integrati in tutte le regioni Scandinave e mantengono intatte le loro tradizioni, con orgoglio e coraggio, in un mondo in cui tutto ciò che è legato alla Natura sembra non avere più valore. Il popolo Sami rappresenta una grande risorsa etnica, che si preserva e che testimonia la conservazione della tradizione nei secoli… Buon viaggio nelle terre dei SAMI!

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